martedì 29 novembre 2011

Sigari di pasta fillo

Avete mai provato la pasta fillo? nooo?? allora dovete proprio farlo perché è davvero una fonte di idee culinarie che spaziano dal dolce al salato! Ci si può preparare di tutto e il risultato è sempre molto stuzzicante e divertente.
La ricetta che vi propongo è di ispirazione marocchina; si tratta di rotolini di pasta farciti con la carne. La preparazione è molto semplice: si prendono circa 300 gr di carne macinata della tipologia che si preferisce (nel mio caso vitello) e la si fa cuocere con un po' di olio e un soffritto di carota e cipolla. Quando la carne avrà perso il colore rosato si sfuma con mezzo bicchiere di vino bianco e si sala; si fa cuocere per almeno 20 minuti facendola asciugare bene. A questo punto, la ricetta marocchina prevede l'aggiunta delle spezie tipiche di quella regione, come il coriandolo, il cumino, il curry; io però mi sono mantenuta su spezie molto più italiane e perciò ho usato del prezzemolo fresco tritato, del pepe nero, della noce moscata. Si prendono tre fogli di pasta fillo sovrapposti e si tagliano in rettangoli non troppo grandi; si spennellano con dell'olio d'oliva e si mette una striscia di carne lungo un lato. Si arrotola ripiegando all'interno la pasta dei bordi esterni e facendo attenzione che il ripieno non fuoriesca dai lati. Si spennella ancora la superficie con dell'olio e si mette in forno, su carta da forno, a 180 gradi fino a doratura. Sono croccantissimi! Noi li abbiamo mangiati a cena, rigorosamente senza forchette, bevendo una bella birra chiara fresca di frigo.

Avete mai preparato le palline dell'albero di Natale in casa? Le tate di Giacomo hanno deciso che ci sarà una serata pensata proprio per quello... munite di pallina in plexiglass, di passamanerie, colla e forbici, ci eserciteremo nella realizzazione di questi addobbi! Sarà divertente e ogni bimbo avrà una pallina fatta dalla sua mamma che addobberà l'alberello dell'asilo. Quante esperienze per il mio piccolo, adoro il tempo dell'attesa. Un abbraccio a tutte.

martedì 22 novembre 2011

Tacchino ai funghi

Buongiorno! Mamma mia come sono assente dal blog! Le giornate scivolano via e non riesco a trovare un attimo di tranquillità per sedermi a scrivere le mie ricette. Pardon!
Ammetto però di riuscire sempre a fare un giro sui vostri blog, perchè l'aggiornamento dei vostri post, con quei bei titoli allettanti, mi incuriosisce e non resisto! Chiedo venia se non lascio traccia del mio passaggio nei commenti...

Lo sentite già il Natale nell'aria? E come si può restare indifferenti?? qui a Parma il centro è già tutto illuminato, i negozi scintillano e i centri commerciali sembrano tutti ricoperti da cristalli di ghiaccio e neve luccicanti. Siamo già stati a visitare un mercatino di Natale che è aperto dal 15 ottobre (!!!) e Giacomo è rimasto estasiato dai presepi in movimento, dai ruscelletti di acqua vera, dalle renne che muovono il collo e dalle migliaia di sfere e palline che decorano gli alberi.
Il Natale è la festa della sorpresa, delle luci, del dono, della famiglia... per chi lo sa vedere, è una festa un po' magica! Mi piacerebbe riuscire a trasmettere a Giacomo un po' di questa magia; lui è un bimbo e per i tutti i bimbi del mondo ci dovrebbero essere solo festa, sorpresa, luci, doni, famiglia... questa sì che sarebbe una bellissima Magia!

Questo secondo piatto l'ho preparato una sera che avevo a cena una coppia di amici del mio paese, con la loro piccola di 4 anni, che erano qui in Emilia di passaggio. Si tratta di un piatto semplicissimo che si può preparare anche con altri tipi di carne come il pollo, il vitello o la lonza. Innanzitutto ho fatto soffriggere leggermente due spicchi di aglio in padella con l'olio e poi ho versato dentro una busta di funghi surgelati (i miei erano funghi misti e comprendevano anche i porcini). Dopo una decina di minuti ho sfumato con mezzo bicchiere di vino bianco e a fine cottura ho aggiunto sale, pepe e una bella spolverata di prezzemolo fresco tritato. In un'altra padella ho fatto sciogliere un pezzetto di burro con un filo d'olio e ho passato in padella le fettine di petto di tacchino infarinate. Questa operazione va fatta con due fettine alla volta, per evitare che la padella si riempia di acqua rilasciata dalla carne e non si formi una gustosa crosticina. Anche queste vanno aggiustate di sale e poi, una volta tolte dalla padella, sistemate in una pirofila con i funghi al di sopra e il loro sughetto (sia della carne che dei funghi). Un quarto d'ora prima di servire il piatto si mettono in forno e la carne è pronta!

lunedì 7 novembre 2011

Bruschette di polenta


Che periodo che stiamo vivendo! Il tempo sembra non volerla smettere di flagellare le regioni italiane, notizie e immagini terribili della gente che ha perso tutto, la propria casa o i propri cari, scorrono di continuo in TV. Che tristezza il pensiero che in queste circostanze si è totalmente impotenti di fronte alla natura... le madri che hanno visto scivolare via, letteralmente, i propri figli dalle loro braccia trasportati dalla corrente o quelle che non ce l'hanno fatta dopo aver messo in salvo i figli.
In mezzo a tanta tristezza, la bellezza dei gesti VERI non può non essere notata ed elogiata: i volontari che, gratuitamente e con spirito di fratellanza, si sono armati di voglia e coraggio, e sono partiti a prestare le loro braccia a chi ne ha bisogno.
Chissà se queste tragedie hanno anche un altro senso, oltre a quello di metterci in guardia nei confronti della noncuranza verso il nostro pianeta... forse permettono a noi tutti di avere una possibilità, quella di scegliere di non essere disinteressati, di provare ad alzarci le maniche e dare una mano, di riflettere su quanto siano inutili e passeggeri i beni che accumuliamo, in una parola, la possibilità di aprirci al prossimo e rifiutare la pigrizia nel fare il Bene.
Nel nostro piccolo è difficile fare qualcosa di concreto, me ne rendo conto, ma io voglio iniziare a riflettere seriamente su quanto possiedo di superfluo e su quanto i miei comportamenti siano davvero nel rispetto del nostro pianeta...

Cena semplice stasera e rustica. Sapete che sono pugliese e che anche Fernando lo è... per questo possiamo affermare che non amiamo molto la polenta, o meglio, non siamo abituati a mangiarla spesso. Per tanto, quando la prendiamo a pranzo fuori ci piace tantissimo, ma quando la facciamo in casa non ci conquista più di tanto... credo che sia un problema di condimento, forse non abbiamo saputo preparare un intingolo giusto che la valorizzi...
Questa volta ci abbiamo riprovato con delle bruschette! Da premettere che si tratta di una polenta precotta, di quelle che si comprano in busta e che si cuociono in 5 minuti!! Ho seguito le istruzioni della confezione e una volta pronta la polenta l'ho versata in un contenitore di plastica basso, appena oliato, e fatta completamente raffreddare. Poi l'ho capovolto e con un bel coltellino a lama liscia, bagnato, ho affettato il panetto di polenta in fettine alte 1,5 cm. Ho acceso la piastra e quando era bella rovente ho grigliato le fettine finché non è comparsa una bella crosticina in superficie. A questo punto ho dato il via alla fantasia e allo smaltimento dei salumi e formaggi che avevo in frigo :-), preparando tre gusti diversi di bruschette. Ho abbinato delle fettine di formaggio brie al prosciutto crudo, della scamorza affumicata al prosciutto cotto e della provola ai funghetti sott'olio. Su alcune di esse avevo strofinato uno spicchio di aglio ma devo dire che il gusto non si percepiva tanto nel complesso.
Queste bruschette ci sono piaciute tantissimo! Le abbiamo mangiate calde calde con un goccino di vino rosso ad innaffiarle.

Un abbraccio a chi passa da qui!