venerdì 25 febbraio 2011

Un appuntamento speciale...


Voglio divulgare un'iniziativa davvero bella che ha promosso Viviana. Vi rimando al suo blog per avere i dettagli. Spero che parteciperete in tanti perchè anch'io, come lei, sono convinta che l'Amore può tutto, anche i miracoli... Forse in questo modo mi sentirò un essere meno piccolo sulla faccia della terra... e sarà bello pensare che in qualunque posto vi troviate, oggi, alle 18:00, saremo tutti INSIEME, per una buona causa.

venerdì 18 febbraio 2011

Il piatto della nonna... il purè di fave

Ci sono piatti che quando li prepari o li assaggi ti fanno fare un salto indietro nel tempo. Ti parlano dei tuoi nonni, di un focolare acceso e di una brace sistemata in un contenitore di ferro e tenuta sotto al tavolo della cucina, perché riscaldasse le gambe di chi si sedeva a pranzo. Metodi d'altri tempi, che ora non si praticano più e che raccontano di tanti sacrifici fatti per allevare i figli, della felicità di tornare a casa dopo la scuola per pranzare con i nonni e di godere di quel tepore attorno al tavolo. Questo tepore proveniva dalla brace ma anche dal piatto caldo sapientemente preparato dalle mani sottili e affusolate della nonna... una nonna giovane, dagli occhi azzurri, che è mancata troppo precocemente. Avrei voluto che mi vedesse ora, che vedesse Giacomo, avrei voluto che mi parlasse e che mi insegnasse a vivere godendo di quello che ho, senza cercare sempre di più, lei che da bambina e orfana di madre, ha allevato i suoi fratelli e poi i suoi quattro figli; lei che aveva sempre il sorriso sulle labbra, lei che preparava quei piatti così buoni che mi riscaldavano la pancia e il cuore...

Si prendono le fave secche e si mettono a bollire, a fiamma molto bassa, con gli odori; io ho usato una carota, una costa di sedano, una foglia di cipolla intera (in modo da poterla poi togliere), un mazzetto di prezzemolo, una foglia di alloro. Verso la fine della cottura, cioè dopo circa un'ora, ho messo il sale, ho eliminato gli odori e ho passato tutto al minipimer. Si serve fumante, con un giro di olio extravergine d'oliva a crudo, in abbinamento alle cicorie selvatiche salentine. Qui a Parma le cicorie non le ho trovate, ho sgranocchiato dei semplici tarallini pugliesi... ma dubito che sarebbero bastate quelle a rendere questo piatto speciale come una volta...

Evviva l'amore dei nonni!

martedì 15 febbraio 2011

La mitica signora Uccia ha colpito ancora... le crocchette di patate!

Buon pomeriggio! Come state? Io piuttosto bene anche se un po' delusa dal clima... dopo una settimana in cui iniziavano a scaldarsi le nostre ossa, al timido sole di febbraio, ecco che di nuovo è ritornato il grigiore tipico del nord Italia! :-( E io che avevo già messo fuori le mie scarpette da corsa intenta ad iniziare la stagione delle camminate a passo veloce! In genere ogni anno l'inizio è eccellente, andandoci un giorno sì e uno no e camminando circa un'oretta, poi, via via, la frequenza delle stesse sfuma... ma questa volta ci ha pensato il tempo a bloccare l'iniziativa sul nascere!
La frequenza all'asilo di Giacomo va sempre meglio; piagnucola ancora un pochino, ma non tutti i giorni! Il pranzo alle volte lo gradisce e altre no. Io la mattina inizio a prendere il ritmo di questa nuova vita e riesco così a sbrigare tante faccende che prima si concentravano nel weekend! Insomma, tutto sta ingranando, e sono contenta!

Ecco tutta per voi, un'altra delle meravigliose ricette della signora Uccia... delle squisitissime crocchette di patate o come più comunemente chiamate nel Salento... i panzerotti di patate!

Ingredienti

  • 500 gr di patate già lessate e schiacciate
  • 1 uovo
  • 50 gr di formaggio grattugiato (preferibilmente pecorino)
  • 100 gr di pane grattugiato
  • sale, pepe, menta fresca e prezzemolo q.b.

Alle patate aggiungere l'uovo, il prezzemolo e la menta tritati, il sale e il pepe; unire anche il formaggio e il pane grattugiato. Impastare velocemente e dare alle crocchette la forma desiderata (da noi si fanno delle forme simili ai grissini ma lunghe la metà, oppure delle semplici palline). Far rotolare le crocchette nel pane grattugiato e friggere in olio profondo ben caldo finché non saranno dorate. Mangiare bollenti!!! (al massimo caldissime)! .... gnamm gnamm!!!!....

mercoledì 9 febbraio 2011

Torta Pasticciotto

Ciao internauti!! Che strana sensazione quella di essere in casa avvolta dal silenzio più assordante... Non sono più abituata a stare sola soletta, senza il mio nanetto che mi segue come un'ombra, e che lo fa così silenziosamente bene che, a volte, girandomi ho rischiato di inciampare! Giacomo è un bambino silenzioso, molto tranquillo. Gli piace giocare per terra, seduto sul grande tappeto del soggiorno e con il dito mi indica un punto esatto del tappeto in cui vuole che io mi sieda per stargli accanto. Adora le costruzioni e, da quando suo padre gli ha costruito un aereo con le ali lunghe, lui prova e riprova a farne uno da solo; poi, quando è stufo dei tentativi, prende un singolo pezzo e con la manina imita il volo dell'aereo che vive nella sua fantasia...! Il più delle volte mi chiede di costruirne uno e allora ci provo; non riesco mai a realizzarlo così come lo immagino (i pezzi da costruzione sono sempre così pochi), ma per lui il risultato è bellissimo! Cuore di mamma! Chissà se oggi, all'asilo, la tata ti aiuterà a realizzare l'aereo dei tuoi desideri...


Conoscete i pasticciotti leccesi?? Nooo??? Allora dovete per forza rimediare e fare un salto giù a Lecce per assaggiare questa meraviglia di dolcetti! Si tratta di un guscio di pasta frolla con all'interno della crema pasticcera, dalla caratteristica forma ovale. Recentemente mi è capitato di trovare, nei bar e nelle pasticcerie, anche una versione al cioccolato dei pasticciotti che, golosamente hanno assunto il colore del cacao sia nella crema che nella frolla; indovinate un po' qual'è il nome che i pasticceri salentini hanno dato a questi pasticciotti?... Obama!... Non serve spiegarne il motivo! :-)

Qualche sera fa siamo stati a cena da amici; una cena semplice, a base di pizza a domicilio, solo per il gusto di vedersi e chiacchierare un po'... Non volevo arrivare a mani vuote per cui, chiedendo prima un consiglio agli amici di facebook, ho deciso di preparare la torta pasticciotto. Ho cercato la ricetta in rete e sono capitata sul blog di Elisa che è una ragazza salentina! Perfetto, fonte affidabile! Vi riporto la ricetta così come la scrive lei:

Preparazione frolla
  • 500 gr farina 00
  • 200 zucchero
  • 3 uova
  • 150 gr burro
  • scorza grattugiata di un limone
  • 1/2 bustina di vanillina
  • 1/2 bustina di lievito
Si prepara una frolla in modo classico, impastando velocemente tutti gli ingredienti e si lascia in frigo a riposare, coperta di pellicola, per il tempo necessario per preparare la crema.

Preparazione crema
  • 1 l latte intero
  • 3 tuorli
  • 150 gr di farina
  • 250 gr di zucchero
  • 1/2 bustina di vanillina
Si mette a riscaldare il latte e nel frattempo si mescolano tutti gli altri ingredienti facendo attenzione a non formare grumi. Poi si versa il latte caldo e si mescola bene (filtrando se dovessero esserci dei grumi), infine si rimette tutto sul fuoco, mescolando finché non si addensa.

Si divide la frolla in due parti e si stende con il mattarello. Si fodera una tortiera (imburrata e infarinata), si versa dentro la crema tiepida e si richiude con l'altro disco di frolla, spennellando la superficie con del bianco d'uovo. In forno caldo a 180 gradi per 40 minuti.

Purtroppo non ho la foto della fetta ma solo della torta spolverata con zucchero a velo. Gli amici parmigiani hanno gradito e la crema vi assicuro che era delicatissima!

martedì 1 febbraio 2011

Il più classico dei classici... la torta di mele...non così classica!


Di ricette per preparare la torta di mele ne esistono in grandi quantità. Me ne sono accorta incappando in tantissime diverse versioni che si possono trovare sul web. In realtà ero alla ricerca di una ricetta che avesse al suo interno una bella quantità di mele, in modo tale da ottenere una torta molto umida, dal sapore decisamente "meloso". Credevo di aver trovato la ricetta giusta quando mi è capitato di seguire una puntata del "Club delle cuoche" sul canale Alice Tv, e così mi sono appuntata gli ingredienti. In corso di preparazione però, diventavo sempre più perplessa e credevo di aver sbagliato a scrivere qualcosa... Mi sono ritrovata, infatti, con un impasto che a prima vista sembrava così tanto ricco di pezzetti di mela che la componente di tutti gli altri ingredienti, temevo non fosse sufficiente a tenerli insieme! Era come se avessi inzuppato appena ogni pezzettino di mela nell'impasto classico di una torta; insomma era tutto slegato, le mele mi cascavano dappertutto e stavo per cedere alla tentazione di provare qualche mossa di recupero, aggiungendo un altro uovo, ecc.. Ma poi mi sono detta: "qualcosa ne verrà fuori, mal che vada avrò preparato delle mele cotte al forno con una crosticina intorno!"; e allora ho proseguito con il mio intento di preparare la torta. Credetemi, ho fatto proprio bene!! La torta è venuta buonissima! Era davvero molto umida al suo interno e ricchissima di mele (ma questo già lo sospettavo). Inoltre è rimasta così morbida per 2 giorni, il tempo che abbiamo impiegato a consumarla tutta! :-)

Ingredienti:
  • 1 kg di mele (o pere)
  • 100 gr di farina 00
  • 100 gr di burro (da sostituire volendo con 100 gr di olio di semi)
  • 1 bustina di lievito per torte
  • 100 gr di zucchero
  • 1 uovo più un rosso
  • la scorza grattugiata di un limone
  • a piacere uvetta o pinoli (io li ho omessi)
Preparazione:
Tagliare le mele a pezzettini (io ho usato delle mele golden perché la ricetta non ne specificava il tipo, ma credo che si possano usare anche le renette). Mescolare prima tutti gli ingredienti secchi e poi aggiungere le uova e il burro già mescolati insieme tramite frusta elettrica. Infornare in forno caldo a 190 gradi per 40 minuti. Purtroppo non vale la prova dello stecchino per verificare la cottura, perché essendo così ricca di mele è una torta che all'interno non sarà mai asciutta. Bisogna regolarsi un po' conoscendo il proprio forno e verificando la colorazione della torta.

Da gustare a colazione (così come abbiamo fatto noi), dopo pranzo (l'abbiamo gustata anche dopo pranzo), a merenda (ehm.... l'abbiamo mangiata anche a merenda!...) e dopo cena (....sì! l'abbiamo mangiata anche dopo cena...)..... ve l'ho detto che è durata solo 2 giorni!!

p.s. Giacomo non l'ha mangiata!! A lui non è piaciuta! Ma questo bimbo, a volte mi chiedo, è davvero "figlio a nnoi"???!!

Baci baci!!